giovedì 16 settembre 2010

passatempi...

La mia carissima collega è via da quasi una settimana, in missione in un paese molto basso e così sono qui da solo a fare niente ogni sera. Oddio, non proprio niente: uno dei miei passatempi preferiti è lavarmi le mani, seguendo le istruzioni che riporto qui sotto (appese in tutti i bagni dell'Università, ed anche dentro il nostro appartamento):



...non c'è niente da ridere, sciocchini, è una cosa che ci perde anche dei quarti d'ora a farla bene secondo le istruzioni.....

mercoledì 15 settembre 2010

Parole sante (con quiz)

Vi invito a leggere un estratto di una (tra le moltissime) mail circolata tra i "giovani" aspiranti ricercatori astronomi italiani dopo l'ultimo concorsone, che mi pare notevole assai. Ho grassettato le frasi più illuminanti:

"In una nazione meritocratica (ovv. non in italia) anche chi ha titoli zero potrebbe giocarsela fino in fondo, ma oggettivamente e' corretta questa cosa? si sa che un neo dottore magari conosce poco il mestiere ma e' piu' preparato a livello di base... ha piu' o meno titoli zero... ma tanta voglia di ben figurare... ma di fatto scremarlo per il suo
curriculum non e' sbagliato se va a competere con chi oltre ad essere preparato ha anche un mestiere lungo alle spalle e quindi molti titoli...
per non parlare di chi i titoli se li fa all' estero perche' e' andato a
cercare l' oro e poi torna qui e si porta via i posti che noi sfortunati
precari da 10 e piu' anni cerchiamo di ritagliarci...!

Anche su qeusto punto si potrebbe discutere un attimino... quale
curriculum? quale titoli, quale esperienza lavorativa... e sopratutto
DOVE? Una proposta in controtendenza potrebbe essere un "requisito" nelle
domande tipo:
comprovata esperienza di ricerca di almeno 3 anni in
enti di ricerca ITALIANI?
Voi direte e gli stranieri? e chi lavorava all' estero? io
provocatoriamente rispondo che in un periodo di crisi penso prima allo
stipendio dei nostri cittadini che lavorano e pagano le tasse in italia!
e quindi i concorsi in primis li faccio per loro...!
sto dicendo un'eresia? Un po di nazionalismo non farebbe male...
quale
rientro dei cervelli... chi se ne va lo fa con cognizione e si toglie
dal circuito italiano... benissimo!... vuole tornare? benissimo ma si
deve mettere in fila assieme agli altri perche' gli anni all' estero non
devono contare!
Se io insegno per 10 anni un corso di Astrofisica all' universita' dell' infibulazione del Burkina Faso che titolo e'? e se l' universita' si chiama Oxford o Harvard, dovrebbe cambiare qualcosa?
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Apro parentesi:
Non so ma quando Cannavaro (e tanti come lui) dopo aver vinto il
mondiale con l' Italia se ne e' andato a giocare in Spagna io speravo
non tornasse piu'... ed invece poi e' tornato a fare danni!
Ma non e' una cosa di vanto un cervello che ritorna... se ritorna e'
solo per convenienza... cosi' come per convenienza se n'e' andato!
Chiudo parentesi:
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etc etc.... "


Riassumendo, il concetto credo che potrebbe essere:
per i futuri concorsi, selezioniamo solo chi è rimasto sempre e comunque in italia, resistendo nel suo posticini dentro il suo centro di ricerca/laboratorio, e si è ritagliato con pazienza ed amore il suo orticello. La qualità da selezionare come parametro fondamentale: la resistenza, il radicamento al territorio.

Aspiranti ricercatori stranieri? Scremiamoli in entrata. Rientro di italiani dall'estero? Non ne parliamo proprio! Sono peggio di Cannavaro, ma che dico, peggio di Galeazzo Ciano.
E che caz, vogliamo lasciare fuori il nazionalismo proprio dalla scienza, ed in un momento così difficile?
Io di mio proporrei anche di boicottare per qualche anno i prodotti di importazione scientifici e privilegiare l'autarchia, partiamo per esempio col non utilizzare più la legge di Newton (paradon, Niutonio), sterile frutto della perfida Albione.

Il quiz è indovina l'autore:
a) Renzo Trota Bossi
b) Roberto Fiore
c) un autarconomo (=astronomo autarchico).

Scusate lo sfogo, ora me ne torno al mio dorato esilio in attesa di tornare e fare man bassa di tutti gli orticelli con santa pazienza coltivati mentre noi ci godiamo il sole di Brema (a parte gli scherzi, oggi è tornato il sole!!)

martedì 14 settembre 2010

SPQB (II)

Qualche altro esempio di arte Bremenita "di strada".

Dopo aver lodato il tanto sole la settimana prossima, ecco che è arrivata la (leggera) pioggia perenne...




















domenica 12 settembre 2010

Sono Pazzi Questi Bremani.... (I parte)














































Sarà forse per il fatto della favola dei Musikanten (che io personalmente non avevo mai sentito prima, nè tuttora conosco essendo che nessuno me l'ha raccontata bene...) ma non c'è angolo della città vecchia o dei suoi suburbi che non contenga strani mix di arte, kitsch e fiabesco... Ormai esco sempre colla macchina fotografica, per non perdere le rarità occasionali......