...che la settimana scorsa delirava riguardo ai tedeschi che non credono ai campi di concentramento.
Tralasciando anche solo di argomentare contro una bestialità tanto mostruosa - basta fare tipo una prova col telecomando, è praticamente impossibile qualsiasi sera dell'anno non incappare in almeno un canale che stia mostrando un documentario o film legato a Germania nazista ed olocausto - passeggiando giusto oggi per la città mi è venuta in mente una altra ovvia controprova della suddetta bestialità:
le "Stolpersteinen", ovvero "Pietre per inciampare", che un artista tedesco ha installato in una valanga di città tedesche ed è impossibile non notare semplicemente passeggiando. Cosa contengono questi blocchetti doorati? I nomi di abitanti della città, che abitavano di fronte a dove ciascun blocchetto è stato installato, con le date di nascita e morte e la triste spiegazione della fine ("deportato a Treblinka", "ucciso dalla Gestapo" etc...). Brema ed Amburgo ne sono piene zeppe.
http://www.stolpersteine-hamburg.de/en.php?MAIN_ID=4
http://www.stolpersteine.eu/en/timetable/
Per non dire dei musei virutali e fisici legati ai campi di concentramento (non solo quelli di sterminio), per esempio quello vicino al nostro Osservatorio
http://www.kz-gedenkstaette-neuengamme.de/index.php?id=20
Riguardo all'attenzione e autocritica continua dei media tedeschi rispetto alla Germania nazista a casa ed in trasferta ho del resto già scritto a suo tempo qua
http://vederbrema.blogspot.de/2012/12/attualita.html
In sintesi: quel vecchio signore è, oltre che tecnicamente un galeotto, anche una fucina di merda intellettuale - vabbè, non sto scoprendo niente di nuovo. Oltre che dotato di memoria corta e selettiva, visto che di sicuro non sono stato io alleato di governo di questo signore qua
http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/04/Fini_fascismo_buono_fino_Occhetto_co_8_940604119.shtml