martedì 21 agosto 2012

prototipi di ultima generazione

Per quel che si dica o si legga nei momenti di auto-celebrazione nazionale nei media (quelli dei politici non contano nemmeno), mi permetto di osservare che all'esprienza del italiano medio all'estero le caratteristiche salienti che definiscono la "cultura italica" e che sono quasi introvabili fuori dal suol natio non sono:
- arte (ce n'è in abbondanza anche altrove, ed in ogni caso anche se uno sa che la Cappella Sistina esiste, per dire, l'andrà a vedere tre quattro volte in una vita, e nella sua vita di tutti i giorni questo non influisce);
- architettura (idem, più o meno);
- romanticismo (beh, quello uno se vuole se lo porta dietro);
- arte culinaria (idem);
- ingredienti base (ormai circa si trovano ovunque, anche se sbattendosi un po');
- bel canto (figuriamoci);
- stile di vita (seee, in questi ultimi mesi poi);
- clima (provato la spagna? e senza terremoti).
- il calcio (!) (provato la spagna? e senza calcioscommesse).

Ecco, invece, la vera piccola lista delle cose che NON si possono trovare fuori dai sacri confini, almeno spostandosi verso Nord, e che rendono l'Italia il Bel Paese:

1- il bidet (non inganni il nome francese).
2- le tapparelle.
3- il Chinotto.
4- la piadina.
5- la Cedrata Tassoni.
6- il Bialcol verde (NB. forse perchè altri hanno scoperto che è cancerogeno).
7- il giorno di ferie a Ferragosto.
8- il Brioschi.
9- i quindici minuti di ritardo-bonus su qualsiasi cosa.

A questa lista aggiungo la "scoperta" di pochi minuti fa.
Mi faccio un caffè solitario con Moka portata da casa, nel cucinotto del nuovo Osservatorio. Un tizio inglese sta soffriggendo qualsiasi cosa (non ho osato guardare bene cosa), mi guarda e per attaccare bottone fa:
"Ah, hai una apparecchiatura speciale per fare il caffè."

10-la Moka (ma questa si può fortunatamente trovare nei supermercati, in realtà. Ma era la cosa che mi aveva suscitato la voglia di scrivere questa lista, e allora l'ho messa lo stesso).

PS
 Post ovviamente scherzoso.