mercoledì 14 settembre 2011

altre foto di viaggio (con soggetto anonimo)

In battello sul Lago Titicaca verso le isole di Uros e Taquile.


Contemplando i terrazzamenti (con scopi agricoli) a Moray, nella Valle Sagrada Incas.



Vista della città imperiale di Cuzco.



Presso il Canyon del Colca, il secondo Canyon più profondo del mondo (il primo NON è il Gran Canyon!)





In vaggio tra Lima ed Arequipa.








Erythroxylum coca



Forse non tutti sanno che la pianta dalla quale si ricava la cocaina è illegale [ma non è un po' paranoide rendere "illegale" una pianta? cit. ] nella maggior parte dei paesi del mondo, essa non lo è in bolivia, peru' ed argentina. E ci mancherebbe altro: i locali la usano da secoli, per una varietà di cose che non passano per usi stupefacenti (non sempre).

Se masticata in foglie o assunta via mate (=tisana) ha effetti anestetici più che psicotropici, ed aiuta a convivere con l'altezza e la tachichardia spesso collegata, specie se sei abituato/a ad altitudini molto inferiori (tipo noi bremesi che viviamo a 11 metri s.l.m, oppure i nostri compagni di viaggio nati anche sotto il livello del mare, nell'entroterra pugliese).

La masticazione (=ciakciar la coca, in idioma locale, anche se non ho capito come si scrive) prevede di cominciare con una foglia, renderla umida in bocca ma senza masticarla, quindi aggiungerne altre via via.

Nelle miniere, dove pare se ne faccia un consumo abnorme per sopravvivere a fatica e stress, pare che arrivino ad averne palle di svariate decine, noi siamo arrivati a 4-5 massimo. Pare che l'uso prolungato arrivi ad anestetizzare la lingua, ma non arrivammo fino a tanto.

E' comunque provato che il più vorace masticatore di coca del gruppo (il sottoscritto) non abbia mai sofferto di male d'altura (per quanto di altre cose!).
Sapevatelo.